Gli Episodi 23, 24, 25, 26 che compongono il cosiddetto Film N 7 di Yamato 2199: "Soshite Kan wa Iku" è stato rilasciato in edizione Home Video in Giappone 5 giorni fa..
Oggi, grazie alla preziosa collaborazione della mia amica Gaia, che ringrazio sentitamente, mi è possibile narrarvi tramite la sua traduzione, ciò che accade nella prima parte di questo "lungometraggio" del nuovo remake.
nota. Gaia si scusa per eventuali imprecisioni presenti nel
testo: non è una traduttrice professionista ma solo un’appassionata di Star
Blazers che ha cercato di dare un piccolo aiuto ai fans in difficoltà coi
sottotitoli in inglese.
Nell'Episodio 23 l’equipaggio della Yamato vede il raggio
nemico passare a poca distanza dallo scafo e finire la propria corsa contro il pianeta Epidora; i suoi reali
effetti, in un primo tempo, vengono nascosti dai gas infuocati dell’esplosione.
Nel Palazzo di Dessler, Yuki chiede sconvolta al Supremo che
cos’ha fatto; l’Imperatore gamilonese le risponde che ha voluto provare ad
utilizzare l’energia delle onde moventi come arma.
Dato che la
Yamato sembra essere stata distrutta, Dessler si mostra
dispiaciuto di non aver potuto incontrare di persona il Capitano Okita per
rivolgergli qualche parola di apprezzamento.
Congeda poi ironicamente Yuki/Yurisha, dicendo che gli
sembra indisposta.
Mentre Yuki sta uscendo, il radar gamilonese segnala la
presenza della nave terrestre.
Sulla Yamato, tutti osservano allibiti la distruzione del
pianeta Epidora (Melda mormora “Epidora non esiste più”), e riconoscono l’arma
responsabile come un cannone a onde moventi. Il Capitano Okita, allora, decide
puntare verso Gamilas: l’unica possibilità di vittoria dei terrestri risiede
nell'avvicinarsi al pianeta nemico, portandosi ben dentro il raggio di tiro
delle sue armi, confidando nella scarsa precisione del cannone a onde moventi
quando il bersaglio si muove a velocità sub luce.
I gamilonesi rilevano l’avvicinarsi del nemico a velocità
subluce, ed il Ministro Talan contatta il Supremo: i sistemi di Baleras II
hanno risentito del colpo sparato poco prima, ma Dessler non sembra
preoccuparsene, come del resto non lo impensierisce il problema di mira che il
cannone potrebbe avere in questo frangente.
A questo punto si fa viva Starsha, indignata: usare un’arma
che sfrutta l’energia delle onde moventi è pura follia. Dessler la dileggia:
visto che lei lo chiama solo per lamentarsi (esattamente come nell'episodio 23
della Serie 1), che si lagni anche coi terrestri, dato che la nave che lei
stessa ha fatto arrivare fin là ha lo stesso tipo di arma!
La regina cade dalle nuvole. Astutamente, Desslok porta il
discorso su Yurisha: Starsha ha visto che la sua sorellina se la sta cavando
bene? Lui ha dato ordine che venga tenuta al sicuro. Starsha gli chiede cosa
stia pensando di fare, e la pronta risposta è che lui fa tutto questo per lei.
"Basta!", supplica la
Regina , ma lui, infelice, chiude la comunicazione.
Il radar della Yamato rileva tre portaerei e Okita fa
lanciare gli Hayabusas, ordinando però di dirigere la nave a tutta velocità
verso Gamilas; Gimleh, in risposta, fa lanciare i Melancas. Anche se il suo
unico fine è difendere la nuova capitale,
deve fare un po’ di scena.
Nel palazzo di Dessler, i Ministri assistono impotenti
all'avanzata inarrestabile dell’astronave aliena finché questa, sbaragliati con
incredibile facilità alcuni vascelli gamilonesi, va a speronare l’altissima
torre imperiale.
Okita ordina a Kodai di organizzare una squadra d’assalto.
Okita ordina a Kodai di organizzare una squadra d’assalto.
Norran propone a Yuki
di uscire dal palazzo.
Celestra è
preoccupata esclusivamente per Dessler ma, mentre sta ordinando rabbiosamente a
Hyss di rintracciarlo, risuona l’inizio del conto alla rovescia della Deuslar
II.
Yuki e Norran si accorgono di essere in movimento; sulla
Yamato, Yurisha avverte che Yuki è a bordo dell’astronave che sta lasciando il
pianeta; osservando la stessa astronave, Celestra grida tutta la propria
frustrazione: non è possibile che il suo signore l’abbia lasciata indietro!
Il fanatico capitano della Deusler II riceve il Supremo
nella sala comando e lo avverte che la stazione orbitante di Baleras II sta per
passare sotto il controllo della loro
astronave.
Tutto è stato pianificato in precedenza! Dessler dà il via
alle operazioni cosicché Talan, ignaro di tutto, vede i sistemi di Baleras II
passare progressivamente sotto il comando della Deusler che attiva la
separazione di un intero blocco della stazione.
Sulla Yamato, Yurisha chiede a Kodai perché, anziché guidare
la squadra d’assalto, non corra a salvare Yuki. Kodai è disperato ma
determinato ad eseguire gli ordini ricevuti. Tutti intanto - terrestri e
gamilonesi - assistono all’avvicinarsi dell’enorme sezione di Baleras II il cui
obiettivo è senza più dubbi il palazzo di Dessler.
Hyss e Talan Jr. non possono credere che l’ordine di
distacco della sezione di Baleras II sia venuto dal Supremo. Hyss ordina di
evacuare il palazzo e dichiara lo stato di emergenza nella capitale.
La piccola Hilde, sballottata dalla folla in fuga, cade a
terra svenuta.
Mentre Talan Jr. lo esorta a lasciare il palazzo, il vecchio
Hyss non può fare a meno di gridare tutto il proprio disappunto al suo leader.
Il comando del cannone a onde moventi viene subito
trasferito all’astronave. A un sempre più allarmato Talan, il Supremo spiega
con tono sognante che si tratta di un rito di passaggio: Baleras e la Yamato saranno annientate
insieme, e questo nobile sacrificio determinerà la rinascita di Gamilas.
Al termine di questa operazione, Nuova Baleras atterrerà su
Iscandar.
Passando a un tono ufficiale, il Supremo annuncia ai suoi
sudditi che la fortezza orbitante da quel momento, diventa la nuova capitale di
Gamilas.
Solo Gimleh pare accettare divertito questo delirio. Baleras
II, continua il Supremo, sarà un ponte tra Gamilon e Iscandar.
Sulla Yamato, Okita ordina che venga preparato il cannone a
onde: solo quell’arma è infatti in grado di distruggere un obiettivo di massa
così grande. Yurisha resta colpita dal coraggio e dallo spirito di abnegazione
dei terrestri. “Attraverso le azioni, non le parole…” mormora la principessa
ricordando il modo in cui il vecchio Capitano l’aveva pregata di giudicarli.
Pronuncia poche frasi che motivano ancor di più
l’equipaggio, ma il suo pensiero è rivolto a Yuki: è decisa ad andare in suo soccorso.
Kodai la ferma: il suo tormento è svanito, ora sa cosa deve fare.
Su sua richiesta, il Capitano lo solleva dai precedenti
incarichi e gli assegna formalmente la missione di recuperare l’ufficiale Mori,
permettendogli di portare Yurisha con sé. Nanbu lo sostituisce prontamente.
Mentre Kodai è in volo, molti altri gli si affiancano per
coprirgli le spalle: Melda (formalmente, solo per proteggere la Principessa ) e i
piloti terrestri (Rei compresa) che formano un’unica squadra affiatata.
Sulla Deusler, Yuki, accompagnata da Norran (contrariato
perché vorrebbe allontanarla dal pericolo), raggiunge la sala controllo del
cannone. Vuole distruggerla, costi quel che costi
Okita dà finalmente l’ordine di far fuoco, poi, a causa del
suo stato di salute, perde conoscenza.
I Ministri gamilonesi, tra cui un paterno Hyss che ha
soccorso la piccola Hilde, realizzano increduli che la Yamato ha salvato il popolo
gamilonese.
Yuki completa la sua opera di sabotaggio, che, una volta
attivata, comporterà l’autodistruzione della stazione.
Norran allora la spinge brutalmente verso la camera di
decompressione, dicendole che, se lui salverà l’arma segreta del suo leader,
forse sarà finalmente riconosciuto come un vero Gamilonese.
La lancia poi nello spazio.
Il cannone Dessler è pronto a far fuoco di nuovo contro la Yamato (e quindi sul
Palazzo imperiale). Talan protesta, ormai disperato: il Supremo non può
uccidere la sua stessa gente!
E’ proprio per questo che deve farlo lui e solo lui, ribatte
Dessler: deve essere l’unico a commettere il peccato di sacrificare vite
gamilonesi per il futuro del Grande Gamilas. Convivrà per sempre con quel
peccato. Il grilletto viene premuto e contemporaneamente, in sala controllo,
Norran aziona la leva che scompensa il nocciolo del cannone; mentre gli allarmi
risuonano, Norran si siede e aspetta la fine chiedendosi dolcemente quale fosse
il vero nome della finta principessa.
La stazione comincia a esplodere; nel caos generale, viene
dato l’ordine di compiere il salto
Yuki assiste all'autodistruzione della stazione: “Sei un
pessimo bugiardo” mormora al povero Norran che si è sacrificato al posto suo.
Sull’astronave della Guardia, coinvolta nell'esplosione
della fortezza orbitante, Gimleh accetta con serenità la propria fine; le
fiamme lo investono mentre sta ancora ridacchiando incredulo.
Sulla Yamato il capitano finalmente riprende i sensi.
Kodai vaga disperatamente col suo caccia fra i detriti
finché non vede una forma familiare. Uscendo dall’abitacolo, si lancia verso
Yuki: casco contro casco in modo da potersi sentire, Yuki gli chiede se stia
sognando e lui le risponde di no, con gli occhi che tradiscono l'emozione
Poi la gira verso di sé, ed entrambi si voltano a guardare pieni di
meraviglia il luminoso disco azzurro di Iscandar.
Episodio 24
Yuki, Yurisha e Kodai tornano a bordo.
Ancora meravigliati per la loro vittoria insperata, i membri
dell’equipaggio osservano il pianeta azzurro la cui superficie è costituita per
un 80% di acqua.
Dalla sua cabina,
Okita, malconcio, rivolge un discorso al suo equipaggio: ce l’hanno fatta,
Iscandar è davanti a loro. Come capitano, può dire solo una cosa: grazie.
La nave viene guidata
dal controllo di Iscandar fino al suo ammaraggio.
Ad attenderli, al molo della Città Madre, c’è una leggiadra
imbarcazione guidata da una robot iscandaroide.
Sanada sceglie l’equipaggio che scenderà: oltre a lui e
Yurisha, Niimi, Kodai e, su richiesta di Yurisha, anche Yuki.
nota. In questa particolare circostanza possiamo vedere
l'equipaggio del ponte vestito per la prima volta con l'alta uniforme.
Durante il trasporto, Kodai osserva che la città è deserta e
molto silenziosa.
A Kodai (come nell'episodio 25 della Serie 1) spetta
l’ingrato compito di annunciare a Starsha l’eroica morte della sorella. E
nonostante il suo sacrificio, ribatte la Regina , la Terra ha usato l’energia a onde moventi come
un’arma? Tutti abbassano lo sguardo tranne Kodai, che ha un moto di ribellione.
La Regina ,
meravigliata, chiede il suo nome, e allora le viene presentata tutta la
squadra. Starsha stabilisce che prima raccoglierà la testimonianza della
sorella, e poi parlerà coi terrestri, che per ora tornano a bordo della Yamato.
Sulla nave terrestre, intanto, le voci si diffondono senza
controllo. C’è chi ha capito che Starsha non concederà il dispositivo tanto
facilmente e lascerà la Terra
al suo destino, chi giustamente, dice che la Regina ha solo preso tempo, ecc… L'equipaggio,
insomma, è scontento ed esasperato. Serve un diversivo, e il buon medico ha
un’idea: tutti al mare.
Nel palazzo reale, Starsha parla con Hyss, che le comunica
la morte di Dessler.
I Gamilonesi non hanno più alcun motivo di dissidio con la Yamato che li ha salvati.
Starsha, invece, un motivo ce l’ha.
Sussurrando il nome del Supremo, la Regina ha un flashback:
Dessler una volta le aveva rivelato che il suo sogno era la grande unificazione
dei due pianeti gemelli. Starsha, allora, aveva ribattuto che era impossibile:
i loro ideali erano troppo diversi, il suo compito infatti era… Dessler l’aveva
interrotta, dicendo che avrebbe portato a termine la sua (di lei) missione:
aveva promesso di realizzare il suo desiderio, e portare la pace a tutti i
pianeti.
Riprendendosi, ma ancora in preda al conflitto
interiore, Starsha ammette che, anche se
salvasse i terrestri, questi intraprenderebbero la stessa via dei gamilonesi.
Hyss sottolinea che è stato proprio un cannone a onde a salvarli.
Nella notte, Starsha si reca in una sala “aerea” per parlare
a uno strano dispositivo come se fosse una persona viva e gli rivela i suoi
dubbi: è consapevole del fatto che i terrestri non ce l’avrebbero fatta senza
quella terribile arma, e, d’altro canto, l’hanno usata per salvare i loro
stessi nemici; sa che hanno spirito di sopravvivenza. Deve dir loro di lui -
"lei" è là, gli dice - ma se lo fa, lo perderà, e Iscandar è un luogo
troppo triste.
Il giorno dopo, Yurisha porta Yuki in un prato ricoperto di
splendidi fiori: si chiamano “Cristallo Blu” e, nel linguaggio dei fiori,
significano “vita nascosta” o “emozione nascosta”. Quando un pianeta genera la
vita, spiega Yurisha, la sua materia e le memorie evolutive delle forme di vita
che esso ospita esistono, sottoforma di onda movente, oltre il tempo e lo
spazio.
L’ "Elemento" del pianeta, materia che contiene le sue
emozioni, rilascia quelle memorie. Senza avere quell’elemento su Iscandar, il
Cosmo Reverser non può essere completato. Ecco perché il solo modo che i
terrestri avevano per salvare la
Terra era compiere il viaggio fino al pianeta. Yuki è
impressionata: esiste una materia che contiene le emozioni del pianeta!
Un’altra imbarcazione giunge al molo dov'è attraccata la Yamato : questa volta è
Starsha, venuta personalmente a consegnare il Cosmo Reverser. La Regina spiega al Capitano
che l’intera nave dovrà essere trasformata nel Sistema per utilizzare il Cosmo
Reverser (quest’ultimo è evidentemente già corredato dell’ ”elemento” del
pianeta Terra). L’iscandariana non è ancora del tutto convinta di aver preso la
decisione giusta e Okita, vedendo il suo tormento, riconosce mortificato la
gravità del gesto compiuto dai terrestri, che hanno trasformato lo strumento di
salvezza da lei offerto in un’arma di distruzione. A sorpresa, Starsha ammette
che il suo stesso popolo era stato il primo a commettere quell’errore, usando
il Cannone a Onde per forgiare un potente impero nella Grande Nube di
Magellano. Per questo non ha mai concesso quella tecnologia a nessun altro; la Regina si fa quindi
promettere che i terrestri non ripeteranno lo stesso sbaglio.
Mentre sulla nave iniziano ad arrivare i componenti
necessari alla sua trasformazione, Starsha conduce Kodai in un grande cimitero
dove riposano tutti gli iscandariani tranne lei e sua sorella. Iscandar,
dice, è l’unico pianeta che ha bisogno
di patire questa tristezza.
Alla fine Kodai riconosce il nome del fratello su una lapide
di cristallo: Starsha spiega che Mamoru era a bordo di una nave per il
trasporto prigionieri precipitata su Iscandar.
Era destinato ad essere utilizzato come campione biologico.
Unico a sopravvivere all’impatto, era stato da lei nascosto ai gamilonesi. Il
suo corpo però alla fine non aveva retto.
Mamoru sa che gli resta poco tempo e che non riuscirà a tornare con quella nave (ammesso che essa stessa riesca a raggiungere il pianeta).
Prima di morire, però, vuole lasciar dette due cose
importanti: la prima è che è possibile arrivare alla comprensione reciproca con
gli alieni, la seconda è un messaggio per suo fratello: che viva anche per lui,
che viva per vedere il momento in cui la Terra tornerà blu.
Davanti alla sua tomba, Susumu trova un po’ di conforto al
pensiero che il fratello non è morto nel freddo spazio ma in quella terra.
Okita ordina a Sanada di prepararsi per la partenza: la nave
è ormai pronta.
E’ il momento dei saluti: Yurisha rivela a Yuki che andrà su
Gamilon con Melda, per aiutare la sua gente. Come simbolo del legame che le
unisce, dona alla terrestre un vaso di fiori blu: “vita nascosta, nascoste
emozioni”.
Kodai si fa avanti per tendere la mano a Melda, che,
piacevolmente stupita, gliela stringe in amicizia.
Lo stesso gesto si ripete tra la gamilonese e un’ammorbidita Rei.
Lo stesso gesto si ripete tra la gamilonese e un’ammorbidita Rei.
Si torna a casa.
Le sorelle iscandariane salutano, ciascuna a modo suo, la nave in partenza: Yurisha mormora un arrivederci all'indirizzo del suo alter ego Yuki, Starsha dà l’ultimo addio a Mamoru sfiorandosi il ventre.
Le sorelle iscandariane salutano, ciascuna a modo suo, la nave in partenza: Yurisha mormora un arrivederci all'indirizzo del suo alter ego Yuki, Starsha dà l’ultimo addio a Mamoru sfiorandosi il ventre.
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