Dedicato alla memoria di Yoshinobu Nishizaki


Le Curiosità Di Yamato Per Sempre. Parte 1














« Invasori spaziali stanno atterrando in tutto il mondo! Astronavi da guerra aliene stanno radendo al suolo le nostre città! Uccidono tutto ciò che si muove! La Terra non ha scampo contro le loro armi futuristiche! Come possiamo fermarli? Possono essere fermati? Chi vincerà “la guerra dei mondi”?»
da The War of the Worlds di George Wells. 1897.


Dopo questa breve introduzione da "La guerra dei mondi" che sembra calzare a pennello con gli avvenimenti di questo film di Yamato, torniamo adesso a occuparci delle curiosità della produzione parlando questa volta di “Yamato Per Sempre” il terzo film della saga dopo Arrivederci Yamato a sbarcare al cinema.
Sono passati almeno sei mesi dal ritorno della Yamato da Iscandar.
Sino all’atterraggio della bomba sulla Terra, nulla da segnalare, le prime stravaganze, o curiosità, le incontriamo all'incirca dopo i primi 20 minuti dall’inizio del film: ciò che saltano subito agli occhi degli appassionati di fantascienza sono le similitudini tra l’invasione della Terra presentata nel film di Yamato con l’analoga che troviamo in un altro classico della fantascienza del secolo scorso: la guerra dei mondi, di Herbert George Wells del 1897 da cui verrà tratta una prima pellicola  nel 1953.

L’inizio del romanzo di Wells si apre con una frase sibillina che potremmo placidamente accostare al film di Yamato: « Alla fine del XIX secolo nessuno avrebbe creduto che le cose della Terra fossero acutamente e attentamente osservate da intelligenze superiori a quelle degli uomini...»
Noi, invece, potremmo aggiornarla così: “All’inizio del XXIII secolo nessuno avrebbe creduto che le cose della Terra fossero acutamente e attentamente osservate da intelligenze differenti da quelle degli uomini... »

1) Nel romanzo di Wells, un enorme cilindro metallico fiammeggiante raggiunge la Terra schiantandosi nel boschi nei dintorni di Linda Rosa, una cittadina della California meridionale. Lo scienziato Forrester si reca nella zona dell'impatto.

La presunta meteora, che è impattata in modo ambiguo ed è più grossa rispetto alle altre dello stesso tipo, dimostra di essere leggermente radioattiva ed è ancora troppo rovente per poter essere esaminata più da vicino.
Di notte, grosse macchine da guerra  aliene a tre gambe, armate di raggio laser e di un fumo nero tossico avanzano lentamente tra le città del pianeta distruggendo tutto ciò che trovano sul loro cammino .
Stessa cosa nel film di Yamato, solo che la scena è esasperata quel tanto che basta per coinvolgere l’intero pianeta: un colossale oggetto, che dopo aver raggiunto e oltrepassato tutti i pianeti del sistema solare dirige dritto verso la Terra. Avvistato, al quartier generale terrestre non resta altro che fronteggiare l’oggetto misterioso con un massiccio lancio dei missili, che però è del tutto inutile contro lo scudo del gigantesco ordigno che gravita predisponendosi per un atterraggio in prossimità delle vecchie città sotterranee.
Immediatamente circondato dai carri corazzati terrestri, l’oggetto sembra però invulnerabile agli attacchi dei mezzi di terra per via della sua inattaccabile barriera. 
Enormi macchine a tre gambe, ma notevolmente più avanzate di quelle descritte da Wells e altri velivoli di nuova concezione, emergono dall'acqua distruggendo con armi sofisticate tutto quello che incontrano sul loro cammino.
In una sola notte la Terra è messa in ginocchio: tutti i centri di comando sono invasi, danneggiati o distrutti.

2) Nel romanzo di Wells, le forze di difesa terrestri si uniscono scontrandosi coraggiosamente contro gli invasori, ma gli alieni sgominano ogni cosa che incontrano, provocando una terribile sconfitta.
Tutto ormai sembra perduto, l'umanità è indifesa contro gli irrefrenabili invasori.

I Tripodi come illustrati
nel romanzo di Wells
I Tripodi nel film di Yamato
Stessa cosa nel film di Yamato: le forze di difesa terrestri coadiuvate dal generale Todo fronteggiano le truppe di invasioni aliene ma ogni atto di controffensiva da parte dell’EDF sembra inutile contro le truppe da sbarco e anfibie delle armate nemiche.
Anche qui tutto ormai sembra perduto, l'umanità è indifesa contro gli irrefrenabili alieni.

3) In “la guerra dei mondi” Forrester vaga per la post-apocalittica città di Los Angeles durante l'attacco osservando la rovina.
Nel film di Yamato, Yuki attraversa le strade di Megalopolis devastate dall'invasione in cerca di Kodai.

4) In “la guerra dei mondi” Forrester e Sylvia si ritrovano e miracolosamente rimangono illesi dal crollo di una cattedrale:
In Yamato Per Sempre Kodai e Yuki si ritrovano invece in uno spazio aperto appena sconvolto dalla deflagrazione di un veicolo dell’Edf.

5) Anche qui come nel film ispirato al romanzo di Wells, Forrester e Sylvia assistono impotenti alla strage attuata dagli invasori. Ma mentre nel romanzo di Wells questa scena segna la fine della storia, per il film di Yamato questo è solo l’inizio.

6) Nel film ispirato al romanzo di Wells, Forrester e Sylvia fuggono dallo scontro a bordo di un piccolo aereo; un ricognitore militare, ma si schiantano all'incontro con le macchine marziane.
Nel film di Yamato, Wildstar/Kodai e compagni fuggono dallo scontro a bordo di una piccola astronave che permetterà loro di raggiungere Icaro.
Yuki rimasta a terra verrà catturata dalle truppe della Stella Nera che a fiotti invadono il complesso.
Il velivolo con a bordo gli ufficiali della Yamato riesce a sfuggire all’attacco dei soldati e a decollare per il piccolo asteroide, che altro non è che un avamposto dell'Edf in cui è celata la Yamato.
Non appena la rappresaglia è cessata, il tenente Alphonse, (Alphon nell’originale giapponese) coordinatore delle truppe aliene, scorge l’esile figura di Yuki riversa a terra e dopo averla raggiunta, la porta via con sé.

Da qui le somiglianze con il romanzo di Wells e con il film ad esso ispirato si interrompono e la sceneggiatura della pellicola segue una strada tutta sua.

7) Due curiosità le troviamo, non nelle stranezze della pellicola, ma negli storyboard originali poi tagliati: il film, infatti, incominciava a diventare troppo esteso e la durata di 148 minuti, già eccessiva, avrebbe finito per diventare inaccettabile.
Nelle due sequenze eliminate, troviamo Wildstar/Kodai adirato con Ayahara/Homer per avergli impedito di gettarsi dalla navicella per soccorrere Yuki.
Furibondo, Wildstar inizia a prendersela con gli amici, finchè, esasperato dalla situazione, il dottor Sado è costretto a iniettare al vice capitano un forte sedativo.
Stessa sorte sarebbe toccata anche agli altri: il velivolo terrestre infatti, è inseguito dai caccia di Alphon, Sado, (molto probabilmente con la complicità di Analyzer), inietta a tutti il medesimo composto lasciando al robot la guida del velivolo spaziale, che con segni di vita a bordo quasi inesistenti, avrebbe ingannato i sensori delle navi inseguitrici, lasciando intendere loro che a bordo non vi sia alcun segno di vita.

8) Il giorno seguente, gli alti vertici della difesa terrestre e quelli della Stella Nera sono riuniti per discutere un trattato di resa incondizionato. Qui Todo e gli altri membri dell’Edf apprendono che il gigantesco oggetto atterrato la notte precedente è in realtà un enorme ordigno nucleare, che al contrario di quelli convenzionali, non ha effetto sulle cose materiali, ma annienta le funzioni celebrali umane.

da Wikipedia
nota: una bomba al neutrone che ucciderebbe le persone lasciando gli edifici senza danni non è un idea inventata dagli sceneggiatori di Yamato, infatti, una bomba N è un'arma nucleare realmente esistente che affida il suo potenziale distruttivo non ad effetti termici o meccanici, come la bomba atomica o la bomba all'idrogeno, bensì ad un enorme flusso di neutroni.
Al suolo non si produce alcuna nube incandescente di fuoco, né le devastanti ondate di vento, e non esiste alcun fallout radioattivo, perché soltanto gli strati profondi del suolo assorbono i neutroni, rilasciando subito l'energia ricevuta dai neutroni come raggi gamma.
Questi strati non sono sollevati e quindi non si producono nuvole di polvere radioattiva.
L'idea comune della bomba al neutrone, quella di un ordigno che ucciderebbe le persone lasciando gli edifici senza danni, sarebbe..a quanto pare..fantastica.
Nel raggio convenzionale di combattimento (690 m) infatti, lo scoppio di una bomba al neutrone da 1 chilotone causerebbe, infatti, gravi danni alle strutture civili. 
La bomba al neutrone è una bomba "pulita", che non lascia praticamente radiazioni persistenti, quindi non c'è alcun fallout radioattivo. È una bomba che colpisce le parti principali di ogni essere vivente, gli acidi nucleici, e gli atomi, liberando una grandissima quantità di neutroni.

9) Poche ore dopo, Kodai e gli altri giungono su Icaro. Atterrati e addentrati nella struttura, gli ufficiali comprendono che l’ascensore in cui sono appena entrati, è il passaggio di accesso alla sala macchine della Yamato.

nota. Il nome del satellite Icaro ci riporta indietro nel tempo, nel lontano 1973 ai giorni della progettazione dell’anime. Icaro, infatti, (se avete letto il post della Serie 1: “dalla nave asteroide alla Yamato” ) era il progetto iniziale con cui la serie di Nishizaki avrebbe dovuto chiamarsi. Ma il termine Icaro non segna solo l’inizio della pianificazione della saga o un riferimento casuale al personaggio della mitologia greca, ma è effettivamente quello di un asteroide realmente esistente: Icaro (1566 Icarus) è un asteroide near-Earth, scoperto da Walter Baade nel 1949 del diametro medio di circa 1 km.
L'asteroide si avvicina alla Terra ogni 15-20 anni; l'ultimo sorvolo ravvicinato è avvenuto nel 1996. La distanza media è pari a 6,4 milioni di km, ma nel 1968 la distanza è stata pari ad appena 600 000 km; un simile evento si ripeterà ancora il 16 giugno 2015.

10) Giunti sul ponte principale dell’astronave, il gruppetto è raggiunto da Sanada e dal resto dell'equipaggio che in quel lasso di tempo aveva continuato ad occuparsi delle migliorie da apportare alla Yamato.
Wildstar/Kodai e gli altri fanno la conoscenza di altri nuovi membri dell’equipaggio tra cui Shiro Kato, fratello del defunto Saburo e una ragazza poco più che diciottenne di nome Mio, che Sanada introduce come una sua parente.
Nell'adattamento originale del film, Sanada presenta Sasha all’equipaggio della Yamato, non come la figlia di Mamoru e Starsha, ma come sua "nipote" chiamandola probabilmente con il nome della sua sorella defunta: Mio Sanada, celandone quindi la vera identità.
Edulcorando la sceneggiatura e i dialoghi originali, il doppiaggio italiano stravolge l’adattamento giapponese: Sanada annuncia da subito che il nome della ragazza è Sasha, quindi, la figlia di Starsha non verrà chiamata mai con il nome Mio Sanada; per effetto, questo annullerà la sua doppia identità di cui non vi sarà mai traccia.
Questa discutibile scelta di adattamento si ripercuoterà inevitabilmente anche nei successivi dialoghi del film, costringendo i doppiatori italiani a recitare battute completamente differenti da quelle originali.




La Yamato si prepara per il decollo. Disincagliandosi dall'asteroide Icaro che l’aveva protetta dalla furia nemica per un anno, la gloriosa corazzata è pronta ad affrontare quel viaggio di 400'000 anni luce che l'attende in direzione della costellazione della Vergine.

Mentre l’astronave saluta la Terra sentiamo in sottofondo la canzone Ciondolo di stelle cantata da Isao Sasaki di cui il dvd di Yamato Video riporta generosamente il testo in italiano:


Lei mi ha donato un ciondolo a forma di stella
che proprio come i suoi occhi mi commuove il cuore
Se anche viaggiassi per le galassie
Se anche viaggiassi per tutto lo spazio
molto lontano al di là del tempo
Arrivederci, arrivederci, arrivederci, arrivederci!
Good bye, good bye, my darling
Ecco un uomo che, quando canta dei suoi viaggi
si sente tremare le labbra
Ma canterà
Ama qualcuno che un giorno potrà rivedere
Ama la Terra e un giorno potrà rivederla



Riprendiamo..
11) Le orde della Stella Nera hanno preso pieno possesso della Terra, e il mattino seguente Yuki si risveglia nell'abitazione del tenente Alphon, l’alieno che l’aveva soccorsa la sera precedente: la ragazza domanda  angosciata se Kodai e gli altri sono riusciti a salvarsi e a lasciare la Terra. 
Alphon risponde che effettivamente il piccolo gruppo è riuscito a fuggire, tuttavia la informa che Kodai  è morto. Yuki scoppia a piangere dando per scontato che il “Kodai” a cui Alphon si riferiva fosse Kodai Susumu e nessun altro, ma se Alphon avesse semplicemente detto "un uomo di nome Kodai è morto" Yuki avrebbe accettato la notizia magari con la piccola speranza (anche se potrebbe sembrare crudele) che il Kodai menzionato fosse in realtà Mamoru e non Susumu.

12) La rimozione della scena in cui Sado anestetizza i colleghi ha generato confusione anche nei successivi dialoghi del film; Alphon, infatti, afferma che a bordo di quel velivolo non era stata ritrovata nessuna traccia di vita, ma dal momento che l’inseguimento è stato eliminato chi assiste al film per la prima volta sarà portato a chiedersi: “ma a che cosa si riferisce se di inseguimenti nello spazio non se ne sono visti?”
Un errore abbastanza rilevante, di cui, in pochi, forse si sono accorti.

A questo punto ascoltiamo il secondo dei tre brani composti appositamente per il film, si tratta di Life of Love scritta da Yoko Yamaguchi ed eseguita da: Hiromi Iwasaki.

nota. Di questa canzone inserita nel  film, Yoko Yamaguchi ricorda soprattutto la difficoltà nel riuscire ad esprimere in parole un sentimento tanto forte come l'amore, ma anche la soddisfazione quando la sentì interpretata dalla Iwasaki, che sebbene molto giovane riuscì ad eseguirla con profondità e passione.

Di notti insonne e tanta difficoltà lamentava anche il grande Hiroshi Miyagawa il compositore più importante del film e dell’intera saga. 
Inizialmente Miyagawa sentiva di non avere più nulla da portare in musica, soprattutto in questo film, tuttavia la profondità dei personaggi di Yamato che sapevano rinnovarsi ad ogni nuova storia, gli aveva dato nuovamente l’ispirazione per scrivere e questo lo aveva portato a riflettere (come Nishizaki aveva sempre detto) che cinema e musica procedono all’unisono.
Ecco la traduzione del pezzo grazie ai dvd del film editi in Italia da Yamato Video.



Se tu tenessi stretto per mano il tuo amore
pensi che lasceresti mai andare quella mano?
Ci incontreremo di nuovo con tutta la gioia di cui siamo capaci
All’eterno scintillio delle stelle risplendenti
Con il tempo, mentre siamo separati,
capiremo che cos’è l’amore
con il tempo, ad occhi chiusi,
l’amore si mostrerà, l’amore si mostrerà!
Ci incontreremo di nuovo, non è vero?
Alla fine di una notte senza luna
io ti aspetterò 
e il vento lascerà libero il cielo per la luce.



Durante l'attesa del ritorno di Kato, Kodai isolatosi a riflettere, è raggiunto da Mio,(subito “Sasha” nell'edizione nostrana), che senza alcun motivo apparente, si rivolge a lui chiamandolo più volte zio. Kodai infastidito, fa notare di essere troppo giovane perché sia suo zio, ma la ragazza insiste, gli confessa così di essere la figlia di Starsha e di Mamoru.
Kodai è stupito, pur dimostrando vent’anni, la ragazza in realtà ne ha soltanto due.
Sasha  spiega che ciò è dovuto alla sua peculiare natura aliena e chiede quindi allo zio di mantenere il segreto.
Richiedendo ansiosa notizie del padre, Sasha apprende tra il dolore e lo sconforto di Susumu l’annuncio della morte di Mamoru.
Dopo aver testato i nuovi cannoni su un avamposto mobile della Nebulosa Nera sito nelle sue vicinanze, la Yamato si appresta ora ad entrare in una nebulosa sconosciuta.

nota: Mentre ascoltiamo Sasha raccontare la sua storia non possiamo fare a meno di rimanere incantati dalla bellissima voce della doppiatrice della giovane Iscandar: quella di Keiko Han che per la seconda volta collabora con lo staff di Yamato dopo aver interpretato un breve cammeo nella Serie 2 doppiando Momoyo Kurata, apparsa nell'episodio 10. Sentiremo ancora la voce di Keiko Han quando nella successiva Serie III di Yamato incarnerà la regina Luda  e ancora per Nishizaki in Odin il veliero dello spazio.
CONTINUA...















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