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v70mm con effetto solarizzazione |
v35mm senza effetto solarizzazione |
Nell’attimo stesso in cui Kodai assiste alla distruzione della nave di Lugal II possiamo vedere il primo esasperato effetto dell’uso della solarizzazione nella pellicola, (ossia la sovraesposizione della pellicola, in cui si esalta il bianco fino a farlo sembrare accecante, come i raggi di sole che bucano le nuvole scure) tanto esagerato da nascondere nella luminescenza della scena quasi tutto il volto di Kodai.
Nelle intenzioni della produzione, l’utilizzo di tale espediente era quello di rendere ancor più spettacolare le scene di distruzione delle navi, nondimeno se usato in modo eccessivo, questo sistema ha conseguenze devastanti sulle riprese dei volti dei personaggi. (drastico ed eccedente, è l’utilizzo di questa tecnica nella scena della scarica del cannone a neutrini sul satellite Uruk)
La Yamato oltrepassa Plutone nella v35mm |
Finalmente il passaggio dell’intero scafo della Yamato è visibile in una forma più pulita, luminosa e dettagliata abbandonando l’oscurità in cui era avvolto nella v35mm, la sequenza si distingue dalla precedente soprattutto per via della rimozione dei Cosmo Tigers, che nella v70mm non compaiono più sullo schermo (ma appariranno più avanti) ombrando la nave.
Finalmente torniamo a vedere gli anelli di asteroidi che circondano Acquarius, l’astronave scende sul pianeta attraversando le rocce di ghiaccio, che visibili attraverso i vetri della plancia di comando, appaiono agli occhi dell’equipaggio e dello spettatore cristalline e splendenti. Per non rovinare il pathos della scena, le tigre nere sono state rimosse anche da qui.
Il passaggio della Yamato sulla superficie di Acquarius nella v70mm |
Acquarius appare più grande e luminoso confrontato alla v35mm e tinteggiato con una varietà di colori vividi e avvolgenti che variano dall’azzurro, al giallo, al rosato, al contrario della precedente v35mm assente delle cromature appena descritte che lo rendevano più freddo e gelido.
Acquarius e i Cosmo Tigers come apparivano nella v35mm |
Numerose sono anche le variazioni apportate alla superficie del pianeta. Oltre alla necessaria rimozione del buio oppressivo da tutte le scene, sono stati inseriti altri particolari interessanti, tra i quali la cascata che sgorga dall’isola galleggiante fluttuante nell’atmosfera, e un aumento della nitidezza e della brillantezza al mare dove la Yamato si appresta ad atterrare.
Anche l’immagina della Regina Acquarius è stata ritoccata, nella v35mm essa appariva molto di più in lontananza al di sopra delle montagne, mentre nella v70mm la figura del "Nous galattico" è ora molto più grande, più vicina alla catena montuosa.
La Regina Acquarius dal book Super Deluxe di Battaglia Finale. |
La regina di Acquarius appare all'equipaggio della Yamato chiarendo il ruolo del suo pianeta nell’universo. Mentre nella v35mm la figura trascendentale della regina era disposta molto distante dalla nebulosa di Orione, nella v70mm essa ne è addirittura avvolta e sovrastata, un ottimo connubio per provare quanto siano immense e misteriose le forze dello spazio.
Dall’immensità della galassia torniamo alla fredda tecnologia di Dinguil che nella brutta conformazione del suo impianto di energia (dalla vaga somiglinza con uno schifoso scarafaggio con le zampe protese in alto) riporta lo spettatore alle nuove battaglie che attendono la Yamato.
La scenografia che incornicia la ripugnante torre, perde nella v70mm sia il lugubre fondale che la circondava, sia la didascalia che ne attribuiva il nome e l’identità di appartenenza.
La flotta di Lugal II è decisa a non dare tregua alla nave terrestre, così nelle scene in cui vediamo le forze Dunghilliane avvicinarsi alla Yamato osserviamo, che sebbene l’animazione sia pressoché identica in ambedue le versioni, nella v70mm l’ampiezza del raggio d'azione delle navi di Lugal è oltremodo più esteso e perfezionato dall’inserimento di colori più azzurri molto più tenui e solari ( a cui sono state aggiunte altre tre scene appositamente per il rendere l’attacco di Lugal II più convincente) accompagnano l’intera scena del combattimento, sia quella che si svolge nell’orbita di Acquarius (quando cioè la Yamato abbatte i missili ad attività iper radioattiva) che quella nella successiva fascia asteroidale.
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