Titolo originale Uchū Senkan Yamato: Aratanaru Tabidachi
1ª proiezione Fuji Tv 31 luglio 1979
Durata 90 minuti
Questo film di Yamato, oltre ad essere il trampolino di lancio per le future produzioni, (Yamato Per Sempre e la Serie III erano alle porte) è anche una vetrina di nuovi personaggi che avrebbero dovuto effettivamente diventare parte integrante dell’equipaggio, anche se pochi di loro alla fine sarebbero rimasti nelle successive produzioni.
Di questi nuovi ufficiali impariamo a conoscere: Tasuke Tokugawa, (destinato alla sala macchine), Kitano, (assegnato ai sistemi di navigazione), Yamazaki, (nuovo ingegnere capo) e Sakamoto, (nuovo pilota dei Cosmo Tiger in sostituzione di Kato).
Nei 2 mesi successivi dal rientro della Yamato sulla Terra, Dessler ha lasciato il sistema solare e con ciò che è rimasto della flotta di Gamilas rientra nel sistema stellare di Sanzar dove si trovano Gamilas e Iscandar.
Dalle rovine del precedente impero Dessler vuole rifondarne uno nuovo. Ma è soprattutto per accertarsi della sorte di Starsha che Dessler decide di ritornare.
Cosa è accaduto agli unici due abitanti di Iscandar durante il periodo in cui lui era impegnato a fronteggiare la Yamato?
Sulla Terra intanto, dopo essere stati dimessi dall’ospedale, gli ufficiali della Yamato tornano a visitare la collina dove è situato il mausoleo dell’ammiraglio Okita.
Deposti i fiori sulle tombe commemorative di Kato, Yamamoto, Saito, Tokugawa e degli altri 92 membri dell'equipaggio morti nella battaglia contro l’Impero della Cometa, Kodai e gli altri fanno la conoscenza di Tasuke Tokugawa, figlio del defunto ingegnere capo, che insieme ad altri 30 cadetti, sta per essere ammesso quale nuovo membro dell’equipaggio.
Imbarcati i 30 cadetti insieme al resto degli ufficiali, la Yamato parte per un primo volo di collaudo e di addestramento. Nello stesso tempo a 148.000 di distanza, Dessler ha raggiunto la nube di Magellano e avvista il suo pianeta Gamilas.
Dessler si appresta quindi a penetrare negli anfratti vulcanici di Gamilas ma trova un’amara sorpresa: una flotta di navi sconosciute è in procinto di estrarre dai bacini magmatici del pianeta, il Gamilasium, un prezioso minerale radioattivo e fonte di energia.
Questa bieca invasione e mortificazione inflitta a Gamilas, mandano Dessler su tutte le furie, il Supremo ordina un attacco immediato verso il nemico, il quale, colto di sorpresa, si trova subito a mal partito.
La battaglia tuttavia non è destinata a durare a lungo poiché l’eccessiva estrazione e sfruttamento delle risorse non fanno altro che peggiorare il già precario equilibrio di Gamilas, che indebolito oltre misura, collassa in una catena di deflagrazioni magmatiche che subissandolo completamente lo fanno esplodere.
Dessler riesce a fuggire e a portarsi a distanza di sicurezza, ma da quel punto può solo assistere impotente e atterrito alla distruzione del proprio pianeta.
Privo della massa gravitazionale di Gamilas che tratteneva in orbita anche l’altro dei due pianeti gemelli, Iscandar subisce uno squilibrio gravitazionale che lo costringe ad uscire dalla sua orbita trascinandolo nello spazio esterno a velocità crescente.
Starsha e Mamoru rimasti soli su Iscandar hanno bisogno d’aiuto. La flotta di Dessler si precipita allora all’inseguimento del pianeta, che a causa degli effetti dello squilibrio nell’atmosfera, è bersagliato da forti scompensi tellurici e tempeste in superficie che mettono in pericolo la vita di Starsha e di Mamoru.
Dessler cerca di mettersi in contatto con Starsha e la supplica di abbandonare il pianeta, ma la donna rifiuta decisa a morire con esso. Poco dopo il pianeta raggiunge la velocità massima entra in warp.
Dessler decide allora di mettersi in contatto con Kodai per informarlo della situazione, quindi determinando il punto d'uscita del warp si appresta a seguire di nuovo Iscandar verso una destinazione ignota.
Mentre l’addestramento sulla Yamato prosegue in una norma a dire il vero piuttosto approssimativa, il messaggio di Dessler ha raggiunto la Terra, è lo stesso Generale Todo a comunicare la notizia a Kodai. Al principio il “facente funzioni di capitano” è restio a partire per questo nuovo viaggio, ma Todo cerca di convincerlo; per la Terra è giunto il momento di restituire il favore che Starsha fece tempo addietro al nostro pianeta.
Nonostante il beneplacito del Comandante, il problema rimane: si deve ripetere il viaggio verso Iscandar: 148.000 anni luce da percorrere con l’ausilio di un equipaggio inesperto e di un comandante che forse non si sente all’altezza di seguire le orme dell’ammiraglio Okita. E’ probabilmente il desiderio di rivedere suo fratello che spinge Susumu ad iniziare le manovre per il primo warp.
Iscandar intanto riemerge dal warp con la flotta di Gamilas che lo segue.
Il pianeta ha rallentato la sua corsa e Dessler si appresta a giungere presso la città di Starsha, ma non è solo, anche la flotta della Stella Nera arriva sul pianeta. Dessler è in grande difficoltà, né Starsha, né Mamoru possono aiutarlo.
Dessler tenta ogni tattica possibile per difendere il pianeta e tutelare la propria flotta, ma le forze avversarie stanno velocemente decimando l’armata di Gamilas. A Dessler occorre un aiuto immediato.
A risollevare le sorti della battaglia sono la Yamato e il suo squadrone di Cosmo Tiger che nel momento critico entrano nell’atmosfera di Iscandar per portare manforte agli amici, è Susumu in persona a guidare la controffensiva: le Tigri Nere e il Cosmo Zero riescono ad allontanare le truppe dall’ammiraglia di Dessler e ad attirarle verso la Yamato dove Nambu e Kitano sono pronti a distruggerle. Rientrato a bordo dell'astronave, Susumu è pronto a riprendere il comando proprio mentre la Yamato subisce i colpi dell’ammiraglia nemica, che per non farsi colpire, si dispone in modo da porsi sulla traiettoria del palazzo di Starsha, di conseguenza non è possibile distruggere l’astronave senza colpire inevitabilmente anche Starsha e Mamoru. E’ lo stesso Iscandar a dare a Susumu la possibilità di contrattare, l'attività vulcanica riprende e il pianeta ricomincia a spostarsi quel tanto che basta da permettere alla Yamato di fare fuoco per distruggere il nemico.
Mentre lo ringrazia per aver risposto al suo appello, Dessler chiarisce a Susumu le intenzioni del nemico: esso è giunto su Gamilas e su Iscandar esclusivamente per estrarre e impossessarsi del prezioso e raro minerale presente nel sottosuolo dei due pianeti. A questo punto le comunicazioni tra Iscandar e la Yamato sono però interrotte dall'arrivo del gigantesco Gorba.
Il comandante nemico ordina l’immediata resa: pena, la morte dei due abitanti di Iscandar. La reazione di Dessler è oltremodo inusuale per l’equipaggio della Yamato, egli infatti a rischio della propria vita getta la sua ammiraglia in un nuovo attacco disperato che termina in una collisione tra la nave del Supremo e Gorba imponendo a quest’ultimo una temporanea difficoltà di contrattacco.
Dessler suggerisce a Kodai di distruggere entrambe le navi con il cannone a onde moventi anche se questo significherebbe la sua morte. Anche se esitante e incredulo Kodai accetta.
E’ Starsha però ad intervenire affinché non vi siano più vittime, contattando così la fortezza di Gorba, la regina comunica la sua resa all’Impero della Stella Nera e lascerà che lo sfruttamento delle risorse di Iscandar continui: lei e la sua famiglia si trasferiranno sulla Yamato.
Le ostilità dunque cessano di fronte alla decisione presa da Starsha. Dessler sconcertato, ritira la sua ammiraglia mentre Gorba si dirige verso il pianeta. Con un pretesto Starsha lascia solo Mamoru e la figlia nella sala torreggiante del palazzo, tuttavia Kodai non sa che quell’ambiente non altro è che un missile da trasporto.
Mamoru e la bimba vengono così lanciati nell’atmosfera, mentre la regina di Iscandar rimasta sul pianeta, attiverà l’autodistruzione del palazzo. Il gigante meccanico è così distrutto dall’immane esplosione che pone fine però anche alla vita di Starsha. Disperato, Dessler si lascia cadere a terra vinto dallo sconforto, mentre Mamoru più dignitoso piange in silenzio la morte dell’amata moglie.
Dessler suggerisce a Kodai di distruggere entrambe le navi con il cannone a onde moventi anche se questo significherebbe la sua morte. Anche se esitante e incredulo Kodai accetta.
E’ Starsha però ad intervenire affinché non vi siano più vittime, contattando così la fortezza di Gorba, la regina comunica la sua resa all’Impero della Stella Nera e lascerà che lo sfruttamento delle risorse di Iscandar continui: lei e la sua famiglia si trasferiranno sulla Yamato.
Le ostilità dunque cessano di fronte alla decisione presa da Starsha. Dessler sconcertato, ritira la sua ammiraglia mentre Gorba si dirige verso il pianeta. Con un pretesto Starsha lascia solo Mamoru e la figlia nella sala torreggiante del palazzo, tuttavia Kodai non sa che quell’ambiente non altro è che un missile da trasporto.
Mamoru e la bimba vengono così lanciati nell’atmosfera, mentre la regina di Iscandar rimasta sul pianeta, attiverà l’autodistruzione del palazzo. Il gigante meccanico è così distrutto dall’immane esplosione che pone fine però anche alla vita di Starsha. Disperato, Dessler si lascia cadere a terra vinto dallo sconforto, mentre Mamoru più dignitoso piange in silenzio la morte dell’amata moglie.
“Il Nuovo Viaggio” termina così con un Dessler privato per sempre dei suoi affetti e della sua potenza. Errante e senza patria, al leader di Gamilas non resta alto che cercare una nuova casa nello spazio e un nuovo impero da fondare.
Salutando Kodai per un’ultima volta, Dessler si congeda per sempre dalla nebulosa di Magellano, sua patria natale che ora nel suo sistema ha due pianeti in meno. Kodai e il suo equipaggio, insieme a Mamoru e alla piccola Sasha, comincia il suo viaggio di ritorno verso la Terra che li attende.
Ma la vendetta della Stella Nera non tarderà a piombare sulla Yamato e sugli ignari abitanti del pianeta Terra.
Il Nuovo Viaggio è una produzione che ha seguito un percorso differente da quello degli altri film della saga. I due film precedenti erano stati pensati per le sale cinematografiche, per questo invece si scelse quello dei circuiti televisivi.
Mentre le serie 1 e la 2 furono trasmesse dalla Yomiuri Tv, il nuovo viaggio venne trasmesso sulla rete Fuji TV il 31 luglio 1979. Il film ottenne un ascolto di oltre il 25%, il che significa che oltre un quarto di tutti i televisori del Giappone erano sintonizzati sulla Fuji TV, tali risultati dimostrando che il boom di Yamato era tutt’altro che esaurito ma che al contrario, era ancora nel pieno del suo fermento.
Dal momento in cui il Nuovo Viaggio entrò in produzione, la musica di Yamato diventò un fenomeno nazionale e culturale in Giappone. Una campagna di massima concentrazione di airplay, concerti, single, e LP che costruì una popolarità che rivaleggiava con l'anime stesso. Rompendo una regola che era stata fatta nel 1974, si utilizzò un sintetizzatore per creare il tema dell’Impero della Stella Nera. Questa scelta fornì le caratteristiche strumentali adatte per creare alcuni degli effetti sonori per il gigante meccanico Gorba. Se ne occupò Hideki Matsutake uno dei maggiori esperti in Giappone di musica al sintetizzatore. Yoshio Kimura tornò alla sua chitarra, e con la melodia delle sue note, riuscì nel migliore dei modi a esprimere i sentimenti di Dessler per Starsha. Oltre al sempre affidabile Isao Sasaki, che cantò il tema principale del film “Remember Yamato” furono ingaggiate altre voci note del panorama musicale giapponese dell’epoca come Chiyoko Shimakura che cantò la canzone dedicata alla piccola Sasha. “Sasha amore mio” (in italiano) è il brano ascoltato alla fine del film e che rappresenta il pensiero di Starsha verso la figlia amata.
La maggior parte delle musiche fu curata come sempre dal grandissimo Hiroshi Miyagawa che insieme con a Yu Aku realizzò una canzone che fu anche la prima di Yamato ad includere una frase inglese: “Remember Yamato!” una tendenza che andava di moda in brani di altri anime.
Mantenendo la tradizione dei primi due album sinfonici, anche a questo film venne dato un album Symphonic e un doppio LP dramma accompagnato da un libretto di 13 pagine.
La crescente popolarità del karaoke e il numero sempre crescente di anime aveva fatto nascere e proliferare nel mercato una nuova tipologia di uso e consumo della musica; il karaoke. Il 1 dicembre 1979 nasce per la Nippon Columbia il primo 45 giri karaoke di Yamato.