La colossale campagna pubblicitaria che tra maggio e agosto del 1980 aveva preso il via per lanciare Yamato Per Sempre nei cinema, si può identificare soprattutto nei meeting che avevano regolarmente luogo in quel periodo tra il superproduttore e i fan di Yamato e che erano tenuti in alcune delle più famose e rinomate convention room degli hotel del Giappone.
Alcune delle sale del Tokyo Kaikan |
Il Tokyo Kaikan, il famoso e rinomato albergo situato nel centro di Tokyo di fronte al Palazzo Imperiale è il primo ad aver ospitato questi convegni.
La sua praticità, l’eleganza e atmosfera che lo contraddistinguono ne fanno il luogo di incontro privilegiato dei dirigenti giapponesi e uno dei principali luoghi di Tokyo per feste e presentazioni aziendali.
Quale luogo migliore di questo per divulgare ai mass media la nascita del nuovo film di Yamato?
Il primo di questi incontri non si svolge tra Nishizaki e il suo pubblico di appassionati, ma direttamente con i mezzi di comunicazione.
L’appuntamento del 26 Maggio del 1980 a quasi 3 mesi dalla prima ufficiale del film nelle sale, si tiene in via autorevole davanti a quasi 200 giornalisti provenienti da riviste, giornali e trasmissioni tv del Paese.
Quel giorno gli addetti ai lavori si recano verso la sala riunioni dell’albergo per incontrare il presidente della Toei Animation: Shigeru Okada, il superproduttore Yoshinobu Nishizaki, il maestro e supervisore Leiji Matsumoto, il compositore Hiroshi Miyagawa, Tomoharu Katsumata e i cantanti: Yoko Yamaguchi, Isao Sasaki e Akira Fuse.
Ad iniziare la conferenza è proprio il presidente della Toei.
Okada comincia subito enfatizzando gli ottimi risultati ottenuti delle prime 2 pellicole della saga: ovvero del film-montaggio del 1977 e di Arrivederci Yamato del 1978, (quest'ultimo distribuito direttamente nelle sale dalla Toei) rivelando che solo questi 2 erano riusciti, nell'arco di un solo anno, a radunare al cinema nientemeno che 6 milioni di spettatori.
Okada annuncia che vuole fare ancora meglio: con Yamato Per Sempre spera di riuscire a raggiungere i 10 milioni.
Okada annuncia che vuole fare ancora meglio: con Yamato Per Sempre spera di riuscire a raggiungere i 10 milioni.
Okada punta in alto, aveva espressamente chiesto allo staff dell’Academy di Nishizaki di fare di Yamato Per Sempre un capolavoro, di renderlo innovativo sotto tutti i punti di vista: dall’animazione, al suono, alla qualità dell’immagine, alla musica e per fare in modo di realizzare questo progetto, Okada mette a disposizione dell’Academy lo staff di animatori della Toei, che (a suo dire) sarebbero stati ben felici (nonostante il duro lavoro) di realizzare insieme al superproduttore e al suo staff un nuovo grandioso film.
Nishizaki aveva accettato la sfida; Yamato era la cosa a cui teneva di più, era la serie anime che lo aveva reso famoso, e avere la possibilità (con un alleato come la Toei ) di renderlo ancora più grande, era per lui fonte di immensa soddisfazione.
Ogni volta che terminava una produzione legata alla saga, il superproduttore si domandava sempre se quella sarebbe stata l'ultima, il capitolo finale della storia, ma già dopo il precedente lavoro (il Nuovo Viaggio) sapeva già in cuor suo che ve ne sarebbe stato un altro e così via.
Ogni volta che terminava una produzione legata alla saga, il superproduttore si domandava sempre se quella sarebbe stata l'ultima, il capitolo finale della storia, ma già dopo il precedente lavoro (il Nuovo Viaggio) sapeva già in cuor suo che ve ne sarebbe stato un altro e così via.
Ripensano ai lavori passati, Nishizaki confessava di aver voluto dire addio a Yamato già con il film del 78, ma considerato l’amore e la passione riversato dai fan nella saga, disse di aver capito che Yamato non apparteneva soltanto a lui, ma a tutti coloro che la amavano.
Il tema di Yamato era principalmente l’amore, il resto veniva dopo.
Il tema di Yamato era principalmente l’amore, il resto veniva dopo.
Tuttavia, per fare in modo che questo messaggio d’amore proseguisse rinverdendosi nel tempo, era necessario che i nuovi lavori superassero quelli precedenti e questo era per lui e per la produzione, la preoccupazione maggiore, era d’obbligo, superare i film precedenti o si sarebbero tradite le aspettative dei fan più fedeli.
Per fare di Yamato un’opera eccellente come richiesto da Okada, Nishizaki decide di avvalersi in campo musicale, di artisti noti al pubblico adulto come Yoko Yamaguchi e Akira Fuse, che grazie a questo nuovo progetto, si ritrovano per la prima volta coinvolti insieme al Tokyo Kaikanin in un progetto legato a un anime.
Illustrazione di Shinya Takahashi per Yamato Forever |
Ovviamente i due cantanti non sarebbero stati lasciati soli a seguire il lato musicale della pellicola: Hiroshi Miyagawa era pronto a dare il meglio di se accettando di assolvere anche alle richieste impossibili dell’esigente produttore che avrebbe seguito il tutto con la sua attenta supervisione.
Per Nishizaki l anime e la musica sono inscindibili. Miyagawa era in grado di comprendere sufficientemente il dramma e la musica più adatta alla situazione e il produttore lo sapeva bene.
In Yamato Per Sempre il maestro è chiamato più che mai a comporre musica di alto livello e ad imprimere in essa una drammaticità senza precedenti: la situazione di crisi che vivrà la Terra nel film e il dolore della separazione tra Wildstar e Nova, non ha eguali nella storia legata alla saga e la musica doveva descrivere al meglio lo stato d'animo dei due protagonisti.
Considerata la sua esperienza in campo musicale, Nishizaki, così come per la sceneggiatura, si disse pronto a contribuire fornendo il suo supporto anche nella stesura del testo delle canzoni insieme alla Yamaguchi e a Yu Aku.
Dato che tutte le canzoni della saga erano state scritte da uomini, per Nishizaki, (che voleva comporre un forte tema d’amore per questo film) la collaborazione della Yamaguchi sarebbe stata molto preziosa, perchè ora si voleva ascoltare anche il punto di vista di una donna.
Nel video, la canzone Life of Love scritta da: Yoko Yamaguchi, composta da: Hiroshi Miyagawa ed
eseguita da: Hiromi Iwasaki.
Tra giugno e luglio, le conferenze stampa si trasformano da eventi ufficiali, in incontri un po’ più leggeri e in questo lasso di tempo, Nishizaki ha modo di incontrare e rispondere alle domande dei fan in almeno altri 4 importanti convegni tenuti tra Fukuoka, Sapporo, Nagoya e Osaka.
120 fan si riuniscono il 18 di giugno 1980 presso il Meitetsu Grand Hotel di Nagoya.
nota.Il Meitetsu Grand Hotel è collegato al principale terminal della stazione di Nagoya. E 'raggiungibile in appena 28 minuti di treno dalla Japan International Airport Central. L'hotel è collegato direttamente alla stazione di Nagoya, che comprende mezzi pubblici come il JR (Japan Railways) e di linee ferroviarie private, metropolitana e autobus a lunga percorrenza. E 'ideale per visite turistiche e d'affari a Nagoya, oltre ad essere molto comoda per raggiungere tutte le altre parti del Giappone.
In compagnia di Isao Sasaki, il superproduttore dà inizio all’incontro incentrando l’attenzione dei fan proprio sul nuovo lavoro.
Dopo un lungo pomeriggio passato a rispondere alle domande dei fan, Nishizaki lascia il microfono a Isao Sasaki che dà il via a un mini-concerto cantando la sigla di Yamato e il motivo: "Ciondolo di stelle", la prima canzone che gli spettatori avrebbero ascoltato nel nuovo film.
Dopo un lungo pomeriggio passato a rispondere alle domande dei fan, Nishizaki lascia il microfono a Isao Sasaki che dà il via a un mini-concerto cantando la sigla di Yamato e il motivo: "Ciondolo di stelle", la prima canzone che gli spettatori avrebbero ascoltato nel nuovo film.
Nel video, la canzone Ciondolo di Stelle scritta da: Yu Aku
Composta da : Hiroshi Miyagawa e interpretata da: Isao Sasaki
Il giorno dopo: il 19 giugno presso il Grand Hotel di Osaka, 200 tifosi erano in attesa di incontrare Nishizaki e Isao Sasaki già due ore prima dell'inizio dell'incontro.
Per il pubblico, Nishizaki è diventato una star al pari di un attore o di un cantante famoso, è lui a dar vita a Yamato; ogni produzione, ogni serie, ogni film è indiscutibilmente legata a lui, alle sue idee, ai suoi capricci e ai suoi desideri.
Per il pubblico, Nishizaki è diventato una star al pari di un attore o di un cantante famoso, è lui a dar vita a Yamato; ogni produzione, ogni serie, ogni film è indiscutibilmente legata a lui, alle sue idee, ai suoi capricci e ai suoi desideri.
Gli occhi dei fan in quell’occasione erano tutti su di lui, molti appassionati della saga lo avevano visto solo su giornali e riviste e quella che si presentava era un'occasione importante, rara per loro.
Molti gli chiesero di firmare i gadget più rari e di poter scattare delle foto con il loro gruppo.
Alcuni (stiamo parlando comunque di giovani studenti) gli chiesero una firma sulla maglietta che indossavano (una cosa che da noi si chiederebbe solo ai calciatori e agli sportivi in genere).
Nishizaki accettava di fare questo con un sorriso e con un pizzico di orgoglio.
Osservando l’entusiasmo degli studenti, il superproduttore considera che finalmente i tempi sono maturi, che fortunatamente quelli dei Terebi-manga erano finiti, si disse felice che i giovani adesso potessero tranquillamente entrare nei negozi e acquistare i dischi con le colonne sonore degli anime senza il timore di doversi vergognare della loro passione ed essere additati come infantili.. (un’etichetta indegna, che in Italia nonostante tutto, è ancora dura a morire) e si disse contento che le canzoni di Yamato ora erano viste come normali.
Il merito era anche suo se quel muro di disagio stava finalmente crollando; il superproduttore era stato capace di radunare intorno a sé e a Yamato, artisti del calibro di Isao Sasaki, Kenji Sawada, Chiyoko Shimakura, Akira Fuse e Hiromi Iwasaki, artisti che tutto potevano cantare, tranne che canzoni sciocche e infantili.
Nishizaki stava dimostrando al Giappone che gli anime, a discapito delle chiacchiere maligne, potevano essere una forma di intrattenimento seria, adulta e meritevole dell’attenzione di tutti i settori dei mass media, dalle radio, ai giornali, alle televisioni, senza doversi sorbire gli inutili pregiudizi dei benpensanti.
Per Concludere..
Dopo quella del Supremo di Gamilas, molto prominente nel Nuovo Viaggio, la produzione di Yamato, decide che questa volta sarebbero state le psicologie dell’equipaggio ad essere approfondite.
Il rapporto sentimentale tra Wildstar e Nova sarebbe stato messo a dura prova, il dolore per la reciproca lontananza doveva essere al centro di tutta la pellicola.
Questo, dunque, il messaggio che Nishizaki cercava di diffondere al pubblico alle sue convention e ai suoi meeting.
Yamato Per Sempre non doveva essere solo un groviglio di infinite battaglie spaziali, ma un’opera che avrebbe raccontato la crescita interiore dei suoi protagonisti; nel bene e nel male.
Alla prossima!
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