Dedicato alla memoria di Yoshinobu Nishizaki


Le Curiosità Della Serie III. Parte 2














Le discordanze tra l’adattamento giapponese, Usa e italiano nell’Episodio 5 sono davvero minime.
Le uniche cose da segnalare riguardano le bevande alcoliche servite da Alex a Wildstar, Sandor e al capitano Ram dell'astronave Leggenda nella cabina del capitano dell'Argo. 
Il contenuto nei bicchieri preparato da Nova è alterato nell'edizione italiana in “aperitivi” o come nel caso della versione Usa, in “succhi di frutta”. 
Domanda. E da quando i succhi di frutta si servono dentro i bicchieri in cui si versa esclusivamente dell’alcol?
Un’errore o una modificazione della realtà la troviamo su Nettuno quando il Leggenda viene portato nel bacino spaziale per le riparazioni. A quanto pare l’atmosfera e la conformazione del suolo di Nettuno, non sarebbero idonee alla costruzione di un cantiere spaziale.
Nell'atmosfera di Nettuno, infatti, vi è un concentrato di metano, ammoniaca e acido solfidrico e i suoi strati atmosferici inferiori sono nebbiosi a causa della concentrazione di prodotti della fotolisi ultravioletta del metano, come etano e acetilene, monossido di carbonio e acido cianidrico che non permetterebbe all'uomo neanche di avvicinarsi a tale pianeta, figuriamoci a costruirvi una base spaziale.
Anche la colorazione di Nettuno nell'episodio è differente da quello reale.
Nella realtà, l’assorbimento della luce da parte del metano atmosferico contribuisce a conferire al pianeta un caratteristico colore azzurro intenso, molto più energico di come è stato riprodotto nella puntata n 5.

Dagon, intanto, ha raggiunto il Leggenda (o Legendra) e la Yamato presso Nettuno e si prepara a dettare le sue condizioni di resa.
Che cosa succederà adesso?
Restano solo 326 giorni alla catastrofe!









Dopo un inutile tentativo di mediazione da parte di Ram, nell'Episodio 6 Dagon si prepara a distruggere il Leggenda e ad attaccare l’Argo. 
Già dall'inizio della puntata ci accorgiamo che la qualità del disegno ha fatto un brusco passo all'indietro, ma non è nulla se lo confrontiamo con quello ben peggiore del prossimo.
A quanto si dice in giro, la versione Usa della Serie III non ha subito tagli. Ma questo non corrisponde al vero, poiché in questo episodio, il riassunto degli avvenimenti della puntata precedente è stato eliminato. 
Lo scontro che vede impegnati il Leggenda, l’Argo e la flotta di Dagon, ha raggiunto il punto critico. 
Nell'edizione Usa, il rammarico espresso dal Capitano Ram sembra quello di non poter aiutare i terrestri perché impegnato in una difficoltosa controffensiva, ma è evidente che la sofferenza visibile sul volto del comandante del Leggenda è l’avvisaglia di un’ imminente sconfitta. 
La versione italiana ricalca perfettamente quella giapponese: Ram si scusa con Wildstar perché non è in grado di portare all’Argo il pur minimo aiuto. Wildstar accenna un “Si” con il capo indicando a Ram di aver compreso perfettamente la tragica situazione. 
Il Leggenda esplode subito dopo e l’Argo rimane da sola di fronte nell'imminente attacco nemico. 
Wildstar si prepara al contrattacco. L’astronave accelera improvvisamente lanciandosi verso l’alto.. (ma esistono l’alto e il basso nello spazio?) Le navi di Galman iniziano ad inseguirla, poi l’Argo gira di 180 gradi gettandosi verso il basso e roteando, apre il fuoco con tutti i cannoni verso le navi di Dagon. 
Anche se in modo del tutto surreale, la tattica di Wildstar ottiene l’effetto voluto e molte navi sono distrutte. Ma anche se la minaccia esterna è stata debellata, resta da occuparsi di quella interna: L’Argo, infatti, è stata speronata e soldati di Galman stanno salendo a bordo.

Di nuovo un errore nella colorazione delle uniformi: il comandante dell’Argo indossa una divisa gialla con l’emblema della flotta colorata di nero (come quella di Alex) anziché la sua divisa bianca con l'emblema dell’ancora colorata di rosso.
Intrappolati in sala mensa, ad Alex e a Hirata non resta altro da fare che aprire il fuoco contro i soldati di Galman. L’edizione italiana è identica a quella giapponese: Alex fa un respiro profondo e apre il fuoco senza aggiungere nulla. 
Nell'edizione Usa, invece, ad Alex scappa una curiosa parolaccia!
Lo scontro a fuoco per liberare la nave dall'invasione è problematico e molti membri dell’equipaggio muoiono o restano gravemente feriti.
Nell’edizione Usa, si sminuisce tale avvenimento alleggerendo i vari dialoghi presenti in questo squarcio di episodio. Il dottor Sane e IQ9 denigrano le ferite dell’equipaggio sottolineando che si tratta solo di graffi e di nulla di grave (peccato che sui letti troviamo persone gravemente ferite e coperte di bende).
L’edizione italiana si accosta leggermente a quella Usa. IQ9 dice di aver portato in infermeria: “altri 2 pazienti”che in realtà sarebbero “altri 2 feriti gravi”.
Ma la manipolazione più grave all'adattamento dell’episodio arriva adesso. 
Costretto a difendersi da un soldato di Galman che tenta di accoltellarlo alle spalle, Alex è costretto ad estrarre la pistola e a uccidere il soldato che si sta avventando contro di lui. 
Il soldato viene effettivamente ucciso e  il giovane cadetto, sconvolto per l’accaduto, pronuncia parole di dolore e rimorso a Nova per il fatto di aver appena tolto la vita a qualcuno: “Ho ucciso un uomo! Capisci Nova, ho ucciso un uomo!”.
Nova offre ad Alex parole di conforto: “Alex, non fare così ti prego! Questa è la guerra, purtroppo devi uccidere se non vuoi essere ucciso, è la dura legge della sopravvivenza”. 

Questo è il dialogo nell'edizione italiana e in quella originale, ma evidentemente giudicata troppo violenta e drammatica (avrebbero potuto tagliarla..) per un pubblico infantile, l’edizione americana sminuisce la gravità del fatto facendo affermare ad Alex, che quello ucciso, così come tutti quelli saliti a bordo dell’Argo, erano solo dei robot.. No comment!
Un’altra modifica alla sceneggiatura la troviamo alla fine dell’episodio. 
Secondo gli adattatori americani, assieme ai funerali dell’equipaggio, si sarebbero tenute anche le esequie in onore dei soldati di Galman. 
Questo, in effetti, non sembrerebbe plausibile, eppure la cosa dà ugualmente da pensare se ci fermiamo a domandarci: " Che fine hanno fatto i corpi dei soldati di Galman morti durante l’abbordaggio dell’Argo? Dove sono stati riposti?"
nota. Nell’episodio 20 di Yamato 2199, dopo l’attacco suicida di Domel, Okita celebra dei funerali in onore dei membri del suo equipaggio. Tra questi troviamo anche alcuni dei soldati di Zaltz che erano saliti a bordo per prelevare Yurisha.










Non infierirò ulteriormente sottolineando la pessima qualità del disegno di Toyoo Ashida molto evidente in questa puntata numero 7 (questo è il secondo dei tre episodi di cui si fece carico, il prossimo è s.o.s sommergibili subspaziali) e passiamo agli errori.
1) Il narratore dell’edizione Usa afferma che dopo lo scontro con l’Argo, il generale Dagon si è ritirato su uno dei satelliti di Nettuno, quando sappiamo, invece, che il "coraggioso" generale si è nascosto nella base Galman sul satellite 1 di Barnard.
2) L’Argo sta per abbandonare il sistema solare: Wildstar, Nova, Alex e Conan, lanciano delle monete nello spazio. Dopo il lancio ci accorgiamo che i guanti di protezione indossati dagli ufficiali sono improvvisamente spariti…e non parliamo poi dei capelli di Nova che escono liberamente dal casco!
Alfa Centauri è un sistema stellare triplo situato nella costellazione australe del Centauro. È la stella più luminosa della costellazione, nonché terza stella più brillante del cielo notturno a occhio nudo, dopo Sirio e Canopo. È anche il sistema stellare più vicino al sistema solare, in quanto ne dista 4,365 anni luce. In particolare Proxima Centauri, delle tre stelle che compongono il sistema, è in assoluto, dopo il Sole, la stella più vicina alla Terra.

3) Mentre l’Argo è in riparazione, sul satellite 4 di Alpha Centauri, Dagon riceve una bella lavata di testa dall'ammiraglio Gaidel, il quale minaccia di rimpiazzarlo con degli automi se continuerà con i suoi fallimenti.
Nell'edizione italiana, così come nell'originale giapponese, Gaidel è più diretto, non parla di rimpiazzarlo, ma di eliminarlo fisicamente: “Dagon, ascoltami bene, trova l’Argo e distruggilo o ne va della tua testa!”

4) l’esistenza del satellite 4 di Alpha del Centauro dove si svolgono gli eventi di questo episodio potrebbe non trattarsi solo di fantasia nel 2012 infatti  gli astronomi dell'ESO hanno scoperto un esopianeta con la massa simile alla Terra che orbita attorno ad Alpha Centauri B, una stella molto simile al Sole, ma un più piccolo e meno brillante. Il pianeta appena scoperto, con una massa di poco superiore a quella della Terra è in orbita a circa sei milioni di chilometri dalla stella, molto più vicino di quanto sia Mercurio al Sole nel Sistema Solare.

5) Nuove manomissione nell'adattamento Usa: Wildstar concede all'equipaggio una libera uscita al termine del turno di riparazioni. Sakamaki e Nishina ne approfittano per andare alla ricerca di un bar. 
Mentre i due scorrazzano alla ricerca di qualcosa da bere, apprendiamo nell'edizione giapponese, che la colonia di Alpha era stata abbandonata dopo l’attacco di Dagon.

Nell'adattamento Usa e italiano (..coincidenza? Non credo..)  si specifica che il satellite 4 è solo una colonia mineraria per l’estrazione di un minerale grezzo chiamato Osmio.
nota.Per chi non lo sapesse, l’Osmio è un metallo di transizione del gruppo del platino: è un metallo duro, fragile, di color blu-grigio o blu nerastro e si usa in alcune leghe con il platino e l'iridio. Si trova in natura in lega con il platino, nei minerali di quest'ultimo. Viene utilizzato dai vetrai per asportare graffi ed abrasioni da vetri e specchi.

Sakamaki e Nishina, intanto, hanno trovato il bar che cercavano. Dalle espressioni beate dipinte sui loro visi  è evidente che i due ufficiali, stanno trangugiando qualche sostanza alcolica, sembrerebbe del brandy, peccato che nell'adattamento Usa si specifica che i bravi ragazzi stanno, invece, trangugiando una bibita analcolica (Coca Cola? Non credo..) succo di frutta concentrato o roba simile. Improvvisamente vediamo entrare Venture, che accortosi che di succo di frutta o di aranciata non si trattava, provvede immediatamente a sequestrare la bottiglia..
Sakamaki e Nishina (Royster e Pawall) sembrano non apprezzare questo abuso di autorità di Venture, che a loro dire, non è autorizzato a riprenderli e a sequestrare nulla.. 

Mentre cercano di riprendersi la bottiglia con la forza, ecco che sono immediatamente bloccati da un gigante: Goro Raiden, chiamato Buster Block nell'edizione americana e Tiger Mot in quella italiana. Subito dopo, un altro membro dell’equipaggio si intromette nella questione: Dairoku Akagi, Roller nell’edizione italiana, incaricato della sala motori.
Nella nostra edizione italiana, Roller afferma invece di essere “un pilota come voi” ma purtroppo per lui nessuno dei presenti nel locale è un pilota. La discussione e degenera in una rissa e il bar si trasforma nella classica rissa da saloon del vecchio west.
Risolta la questione di chi comanda su chi! (nel frattempo era sopraggiunto anche Wildstar) Dagon lancia un attacco dal satellite 1 di Barnard. Dal momento che gli addetti all'artiglieria sono tutti in libera uscita e non sono ancora rientrati, i coraggiosi  Alex e Wayne prendono il loro posto e si preparano a sparare con le batterie. Qui troviamo un errore di doppiaggio nell'edizione italiana. La frase pronunciata da Alex: “Non riuscirai a distruggerci” è pronunciata da Luciano Marchitiello (doppiatore di Wayne) anziché da Luca dal Fabbro (doppiatore di Alex Stardast).
Scampata all'attacco di Dagon, l’Argo riprende la sua rotta verso il satellite 1 di Barnard.






Nell’Episodio 8 assistiamo all'inutile sforzo del Professor Kuroda di ridurre l’aumento della fusione nucleare del Sole con i mezzi scientifici a disposizione della Terra (ma non aveva detto che quello nel Sole era un fenomeno frequente e che non c’era nulla da preoccuparsi?).
La presunzione del professore non fa altro che distruggere le installazioni sulla Luna, su Marte e nel deserto del Gobi. Complimenti al professore che in un attimo ha bruciato miliardi in attrezzature scientifiche.
L’Argo intanto dirige sul Satellite 1 o Pianeta 1 della Stella di Barnard, nome attribuito alla Stella dal nome del suo scopritore, Edward Emerson Barnard un astronomo statunitense del 20 secolo.
La debole stella di Barnard fu scoperta nel 1916. Lo studioso notò che aveva un moto proprio molto elevato, se confrontato con le altre stelle. La stella di Barnard è la seconda stella più vicina alla Terra, la prima è il sistema stellare di Alpha Centauri.

Sul Satellite 1, indicato come prima tappa del loro viaggio alla ricerca di un nuovo pianeta, i Guerrieri delle Stelle incontrano uno degli ultimi esploratori con la sua famiglia emigrata dalla Terra qualche anno addietro.
Dagon, intanto, ancora nascosto nella base sotterranea si prepara a fare uso di una nuova arma: una variante (migliorata dal regista di Yamato 2199 Izubuchi) del cannone a riflesso usata dai gamilonesi nella Serie 1.
Esattamente come su Plutone (le condizioni climatiche sono le stesse) l’arma in grado di riflettere il raggio distruttivo è nascosta nel sottosuolo. 
L’Argo dovrà vedersela di nuovo con i mortali raggi che l’avevano messa in difficoltà anche su Plutone. Riuscirà a caversela?








L’episodio 9 è perfetto sotto tutti punti di vista, l’animazione è impeccabile e il tratto dei personaggi è splendido.
L’Argo ha raggiunto il Satellite 1 di Barnard ed è impegnata in un duro combattimento con Dagon e i suoi satelliti a rifrazione. In difficoltà, dal CosmoDelta, Wildstar invita i Cosmo Tigers  a raggiungerli e ad aiutarli a sbarazzarsi degli astrocaccia nemici.

curiosità.La Stella di Barnard, chiamata così perchè scoperta dall'astronomo americano E. E. Barnard, è una stella rossa di sequenza principale nella costellazione dell'Ofiuco. Trovandosi ad una distanza di poco inferiore ai 6 anni luce, la Stella di Barnard è anche una delle stelle più vicine alla Terra. Sebbene non si sia ancora potuta escludere l'esistenza di possibili pianeti orbitanti intorno alla stella, le ricerche durante gli anni ottanta e novanta non hanno avuto nessun riscontro.
Attraverso misurazioni sempre più precise, il limite massimo della massa di un possibile pianeta orbitante viene mano a mano abbassato, determinando in tal modo quali tipi di pianeti non orbitano intorno alla stella.

Da questo punto di vista, la ricerca di pianeti intorno a stelle di piccola massa come quella di Barnard è avvantaggiata perché le perturbazioni prodotte da un pianeta orbitante intorno a questo tipo di stelle saranno maggiori rispetto a quelle prodotte da pianeti orbitanti intorno a stelle di grande massa.
Tra il 1995 e il 2013 ancora nessuna sonda è stata in grado di confermare che pianeti orbitino intorno alla Stella di Barnard. 
Quindi a tutt'oggi non è stato dimostrato che il famoso satellite 1 o Primo pianeta della stella di Barnard dove si sono svolti gli episodi n 8 e 9 della Serie III, esista davvero.

Dall' Argo sembra che stiano per partire un numero spropositato di Cosmo Tigers. Ma dove li tenevano nascosti tutti questi aerei?
Dopo aver vinto la battaglia e distrutta la base sotterranea di Dagon, una nave da trasporto terrestre appartenente al reggimento di sicurezza delle armate di difesa arriva per trasferire il personale femminile (Yuki esclusa) imbarcate a bordo dell’Argo e riportarle sulla Terra. 
Nonostante l’altitudine, l’ossigeno quasi assente e la forza di gravita praticamente inesistente, le infermiere e Tomoko, salutano senza nessuna tuta spaziale addosso l’equipaggio dell’Argo. 
Come si possa stare sulla poppa di una nave in orbita nello spazio senza essere vincolati da nessuna forma di protezione resta un mistero.

nota. C’è chi continua a sostenere ( solo perché si vuole trovare una spiegazione logica a tutti costi..) la teoria dell’uso di una qualche protezione esterna trasparente; una cupola o simili, che viene disposta intorno allo scafo ogni volta che i membri dell'equipaggio escono nello spazio esterno, tuttavia, senza una prova che ne dimostri l’effettiva esistenza, (e non ancora stata trovata) la teoria di una cupola o di una barriera tanto grande da circondare tutta l'area della nave, resta a mio giudizio, ancora da scartare.

nota 2. Nell'episodio della Serie 1 "bufera spaziale", i cannoni della Yamato sono protetti da una piccola cupola che impedisce al fenomeno galattico di penetrare attraverso le bocche dei cannoni, ma questa da sola non basta a giustificare le numerose uscite fatte all'esterno e che molto spesso toccano tutti i punti della nave. Se la protezione esistesse davvero, perché non renderla mai visibile? E poi..solo perché qualcuno insiste a dire che c'è, non è detto che esista davvero!







L’episodio 10 è un po’ il biglietto da visita di Yutaka Izubuchi (la superstar di Yamato 2199) in quanto la magnifica flotta di astroportaerei di Dagon è stata partorita dalla sua geniale mente e dalla sua straordinaria abilità. 
Anche l’ammiraglia a disco di Dagon è una rivisitazione (con notevoli miglioramenti) della prima nave di Domel/Lysis già vista nell’episodio 21 della Serie 1.
Superata la Stella 154 di Ross, l’Argo si sta avvicinando sempre di più alla costellazione del Sagittario.
nota. Ross 154 è una stella della costellazione del Sagittario posta a una distanza di poco meno di 10 anni luce dalla Terra, ed è il settimo sistema stellare più vicino al Sole. Si tratta di una debole nana rossa di magnitudine 10,5 non visibile ad occhio nudo.
Fu scoperta nel 1925 da Frank Elmore Ross che la catalogò nel suo quarto elenco delle nuove stelle variabili.
La stella più vicina a Ross 154 è appunto la stella di Barnard che si trova a 5,5 anni luce di distanza; un'altra debole nana rossa vicina a Ross si trova  a 8,1 a.l: Alfa Centauri, la zona dello spazio appena lasciata dall'Argo. 
Il Sole è la dodicesima stella più vicina a Ross 154 e come per la maggior parte delle nane rosse di questo tipo, Ross 154 non è una candidata ideale per ospitare pianeti adatti a forme di vita così come noi le conosciamo. A questo proposito torna alla mente la puntata n 2 della serie quando Conroy affermava : "Ma nel Sagittario non c'è niente" e la risposta di Wildstar che confermava: "Su 125 pianeti nella Costellazione del Sagittario non c'e n'è 1 simile alla Terra!" A quanto pare è proprio così!

Riprendiamo..
Homer, ora rinominato in Sper, riceve un segnale di S.O.S. proveniente da questo settore dello spazio. Chi ha inviato il segnale di soccorso è Jiro Dan, (nell'edizione giapponese) o Dan Hammer (nell'adattamento Usa) o Dan Rogers (nel doppiaggio italiano) comandante di un vascello scientifico.
Un errore nella colorazione delle uniformi lo vediamo quando il capitano Rogers stringe la mano a Wildstar: alle spalle dei due vediamo Eager, ora rinominato in Homer (....vedi tu che follia!..) con l'uniforme bianca ma con le insegne della flotta colorate di rosso.
Rogers spiega che la sua nave era in rotta verso una stazione non presidiata quando ha avuto un incontro ravvicinato con una corrente radiale gravitazionale. La sua nave era riuscita a fuggire rimanendo però danneggiata. Dan riferisce a Wildstar di aver visto una flotta sconosciuta avvicinarsi al settore dello spazio in cui sta navigando l’Argo e chiede di essere scortato, ma dopo aver riflettuto e ascoltato i consigli dei compagni, Wildstar è costretto a rifiutare la richiesta di Dan. 

L’astronave osservatorio riparte lasciando che l’Argo torni alla sua missione.
Nel frattempo, la flotta di Dagon raggiunge la nave di Dan e decide di usarla come esca per intrappolare i terrestri. Dan invia un messaggio all'Argo pregandoli non di  intervenire, ma di allontanarsi dalla zona pericolosa. Ricevuto il messaggio, Wildstar decide di non abbandonarlo e ordina di far rotta verso l’astronave scientifica.
Confrontando gli adattamenti giapponesi, inglesi e italiani, scopriamo che vi è una notevole differenza nella reazione di Venture quando in plancia giunge il messaggio di Dan.

Nel doppiaggio Usa, Venture chiede: “che cosa rispondiamo?” in quello giapponese, Venture intuisce le vere intenzioni del capitano e rivela: “quello non era un S.O.S” sottolineando che si trattava effettivamente di un avvertimento. Nell'edizione italiana Venture chiede: “perché non hanno lanciato l’S.O.S?”: una sola frase, che in tre adattamenti ha anche tre differenti significati. 
L’Argo ha raggiunto la nave del capitano Dan, ma ormai è troppo tardi, l’astronave è esplosa e ciò che rimane dell’equipaggio si trova in condizioni disperate sulla superficie di un piccolo planetoide.
Poco prima di morire, Dan Rogers lascia a Wayne un messaggio per Wildstar. 
Nell'edizione giapponese, identica a quella italiana, Dan dice “digli di abbandonare la zona e di andare alla ricerca di un nuovo pianeta". Nell'edizione Usa, Dan li invita a sfuggire alla flotta nemica.
Sono rimasti solo 285 giorni alla catastrofe.







Delle correnti interstellari cicloniche della costellazione del Cigno ben presenti nell’Episodio 11 e del relativo Buco Nero ad esse correlato, potete trovare una dettagliata relazione stesa da me qui

Occupiamoci adesso, non della storia, ma delle curiosità e degli errori presenti nella puntata.
Il tempo forse stringeva o forse è a causa del nuovo taglio di sceneggiatura imposto dalla Yomiuri che il numero degli errori visibili a occhio nudo negli ultimi 2 episodi è salito.
Qualunque sia il motivo, anche in questo, così come nel precedente, sono evidenti segni di una produzione frettolosa o indolente. 
1) Durante un’inquadratura nella quale vediamo ciò che si trova al dì là del ponte di comando, ci accorgiamo cioè, che il cel di animazione che riporta l’immagine delle sbarre laterali del ponte, sono visibili fuori dal vetro del ponte principale... un po come se vi fosse un'altra Argo davanti a loro! 
2) Un altro errore è visibile quando l’astronave riesce a liberarsi dalle correnti cicloniche interstellari, infatti il cel di animazione che avrebbe dovuto rappresentare lo sfondo, è stato posizionato davanti e non dietro all'immagine dell’astronave.
3) L’Argo adesso è sotto l’attacco di una squadriglia di aerosiluranti e bombardieri materializzatisi dal nulla davanti all'astronave. Di fronte a questa evidenza, nell'edizione giapponese, Sandor riconosce il sistema di deformazione a distanza di Gamilas, ma nell'edizione italiana, il primo ufficiale parla del sistema di trasferimento come se questo fosse alla portata di tutti, poichè non riconosce minimamente (come giusto che sia visto che che anche Polar dispone dello stesso sistema) la paternità di tale tecnologia ai gamilonesi.
nota. Questo è il primo episodio, seguito poi dal n 14, nel quale Nova non appare nemmeno una volta!
Clicca per leggere la Parte 3










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