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Mentre Lugal de Zahl si attiva nel suo piano per conquistare la Terra, la Yamato fa ritorno al quartier generale nel bacino sotterraneo della EDF.
Gli elementi di colore e luminosità hanno giocato un ruolo importante nella resa finale per il miglioramento da apportare alla struttura del bacino navale sotterraneo. Uno dei processi indispensabili per il perfezionamento della scena è stato lavorare sulla saturazione. Grazie a questa infatti, l’ambientazione del bacino è stata sbiadita quanto basta per renderla meno cupa e più dettagliata, anche luminosità e contrasto sono parametri potenti e utilissimi per correggere errori di ripresa o per eseguire sostanziali modifiche; si può andare dal semplice aumento di luce di una ripresa scura ad una modifica strutturale del fotogramma, in questo modo il risultato finale di questa operazione è avere finalmente una ripresa chiara e minuziosa dell’interno della struttura sotterranea, che appare ora agli occhi dello spettatore più definita e minuziosa della precedente molto più scura e sfocata.
Il bacino di riparazioni sotterraneo come appare nella versione definitiva di 70mm |
L’armata navale di Dinguil si avvicina rapidamente alla Terra e il comandante Todo dispone l’invio della flotta terrestre per affrontarla. In questa specifica scena, si è optato di sostituire lo sfondo blu scuro con tonalità ocra, a favore di colori ben più tenui che hanno ottenuto il pregio di alleggerire l’intero scenario del decollo, inoltre la partita a calcio dei due fratelli Shima che inizialmente era stata scartata dalla versione v35mm è ora presente, con le dovute correzioni, in quella v70mm.
Kodai è uscito dal suo coma temporaneo, ma nella nuova edizione del film in v70 mm, è uno scenario cittadino al tramonto ad accogliere il suo risveglio al posto del freddo vetro della finestra che non lasciava trasparire nulla, l’intera camera dell’ospedale è avvolta ora da una gradazione di tinte tenui che rendono il ricovero del paziente un po più piacevole e solare.
nota. Negli storyboard originali del 1982, il risveglio di Kodai dal coma non era stato immaginato per essere così repentino e privo di conseguenze come appare invece nel film, infatti nelle bozze originali, sono chiare le illustrazioni del comandante della Yamato mentre viene sottoposto ad un elettroshock in una capsula trasparente, nella quale, assisitito da Sanada, da Yuki e dai medici, riceve le cure necessarie per il risveglio. (n.d.a. le bozze menzionate sono inserite nel book Super Deluxe di Battaglia Finale), inoltre al suo risveglio, il trauma per aver scoperto la morte dei molti membri dell'equipaggio era stato molto più forte per lui, Kodai infatti, dopo aver appreso la notizia da Yuki, abbandona in preda al rimorso la stanza dell'ospedale, mentre la ragazza, seduta sul letto e visibilmente angosciata, lo osserva allontanarsi.
Nel frattempo, nello spazio esterno, abbiamo due scene molto diverse per descrivere lo stesso avvenimento. La versione v35mm pone una colonia spaziale visibile sullo schermo quasi a ridosso di Saturno, nella v70mm questa invece è ricollocata più in lontananza e quasi invisibile. Il settore dello scontro tra la flotta terrestre e quella di Dunguil è stato riacquisito in maniera più ampia con inquadrature a lungo campo che permettono di distinguere meglio la globalità del numero delle astronavi delle due flotte, inoltre è stata perfezionata la prospettiva in cui le navi di Lugal II avanzano in direzione delle navi dell'EDF.
Il vuoto dello spazio buio è stato colmato tramite l’inserimento di altre nubi interstellari che sin dall’inizio del film, sono diventate onnipresenti in tutte le scene dello spazio esterno.
Interamente ridisegnato, ma con lo stesso esito, è lo scontro che vede le forze terrestri sconfitte dalla soverchiante forza di Lugal de Zahl; Saturno infatti è stato eliminato dalla scena, e alla onnipresente nebbiolina, sono state aggiunte navi dunghiliane in primo piano mentre oltrepassano la zona delle esplosioni, altre invece che si svolgono sulla Terra, (principalmente quelle dell’arrivo delle truppe aliene), sono inquadrate da molto più lontano e incorporate in uno sfondo più chiaro.
Nella v70mm, Wildstar-Kodai osserva da un'altra posizione un paesaggio leggermente diverso dalla v35mm |
Sebbene la durata di questa sequenza sia piuttosto limitata, (poco meno di un minuto), occorre enunciare che le difformità presenti in questi pochi attimi del film sono numerose e che nulla sia stato dimenticato o trascurato, la sostituzione completa delle scenografie è stata applicata ad ogni piccola scena del film, anche dove nessuno (forse) avrebbe notato la più impercettibile discrepanza.
Kodai cammina verso quello che in realtà è l’ingresso che conduce al bacino sotterraneo dove è attraccata la Yamato. L’animazione e il movimento sono esattamente gli stessi in ambedue le versioni, ma lo sfondo, l’ampiezza di fondo e il colore sono totalmente differenti.
La scena in cui Yuki saluta il Generale Todo,è presente nei Roman Album: Super Deluxe e The Select No. 2 e 4, nella pellicola v35mm, ma non nella v70mm. |
Nella v70mm, Yuki saluta il Generale Todo con un semplice cenno del capo |
L’equipaggio si riunisce presso la darsena in attesa dell’arrivo del nuovo comandante che dovrà sostituire il dimissionario Kodai.
Dopo lo strabiliante annuncio fatto dal capitano Okita che sembra tornato dall’aldilà, scopriamo che solo nella versione v35mm Yuki si congeda dal comandante Todo con il classico saluto dei Guerrieri delle Stelle, e come per il primo piano di Kodai che osserva sconsolato le devastazioni, anche la scena di Todo che saluta la partenza della Yamato è stata perfezionata.
La Yamato parte per intercettare le forze nemiche che dirigono verso la Terra. Dando una scorsa alla v35mm, sembra che l'astronave si stia immettendo nel canale di decollo quando fuori, all'aperto, sia buio o si appresti a scatenarsi il diluvio, tutta la scena è avvolta da un'oscurità abbastanza inquietante, il paesaggio è talmente fosco da coprire anche le nuvole tratteggiate in primo piano sullo schermo: tutto l'opposto invece nella v70mm, dove l'astronave decolla quando sopra una parziale copertura nuvolosa spende il sole (che si riflette sui volti dei protagonisti). Dopo la modifica è anche possibile distinguere le nuvole che nella precedente trasposizione erano quasi invisibili sullo schermo.
Nella v70mm è il sole a salutare il decollo della Yamato e dei suoi protagonisti |
Scena estratta da Addio Yamato del 1978 presente in ambedue le versioni del film |
Kodai esce con i Cosmo Tigers per intercettare le forze nemiche, lo sfondo che accompagna il viaggio degli astrocaccia della Yamato è ricoperto di nubi tanto dense che sembra che lo scontro stia per svolgersi sulla Terra e non nello spazio aperto. E’ probabilmente la prima volta in cui possiamo notare una tale concentrazione di nubi interstellari in una produzione di Yamato (fatta eccezione per la stella piovra Serie 1 ep 12 e per i cicloni interstellari nella Serie III ep 10/11) soprattutto durante le fasi di un combattimento.
nota. Non si stupisca lo spettatore per la presenza di tale moltitudine di nubi nello spazio aperto. Come è risaputo, la classica nuvola o nube, nel linguaggio scientifico, è un'idrometeora costituita da minute particelle d'acqua, cristalli di ghiaccio o entrambe le cose sospese nell'atmosfera e solitamente non a contatto con il suolo. Comunemente si parla di nubi per quanto riguarda masse visibili sopra la superficie terrestre, ma possono formarsi strutture simili a nuvole (come nello specifico caso di questo film) anche nello spazio interstellare, ma in questo caso non si tratta di agglomerati di gocce di vapore acqueo, ma di nubi interstellari; questo è il termine generico assegnato agli accumuli di gas e polveri presenti all'interno di una galassia; in altri termini, si tratta di una regione nebulare in cui la densità della materia è superiore a quella media del mezzo interstellare.
A seconda dei valori di densità, dimensioni e temperatura di una determinata nube, l'idrogeno in essa contenuto può presentarsi sotto diverse forme: neutro (Regione H I), ionizzato (Regione H II) o molecolare (nube molecolare). Solitamente ci si riferisce alle nubi di idrogeno neutro e ionizzato come nubi diffuse, mentre alle nubi molecolari come nubi dense.
Una comune galassia del tipo spiraliforme come la nostra Via Lattea, contiene stelle e residui stellari formato da gas e polveri, che si dispone lungo i bracci della spirale, ove il moto di rotazione della galassia ha convogliato buona parte della materia che lo costituisce. Le regioni del mezzo interstellare a più alta densità danno luogo alle nubi che si formano dall'addensarsi di un mezzo interstellare inizialmente molto rarefatto, con una densità compresa tra 0,1 e 1 particella per cm3.
La normale dispersione di energia sotto forma di radiazione nell'infrarosso lontano (meccanismo questo assai efficiente) causa un raffreddamento progressivo del mezzo, che determina un incremento della densità e fa sì che la materia del mezzo si addensi in regioni H I; man mano che il raffreddamento prosegue, tali nubi divengono sempre più dense.
continua
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